Uomini, piatti e mimose

Lo so, sono ripetitivo, questo video l’avevo già postato l’anno scorso. Ma sono noioso.
In tema festa della donna (sorvolando sul vortice commerciale di mimose e affini che è creato dalla nostra società consumistica, l’8 marzo come il 14 febbraio – vortice in cui quest’anno sono caduto un po’ anche io Con la lingua fuori) non posso fare a meno di pensare che è inutile parlare di “posizione e ruolo della donna al giorno d’oggi” senza interrogarsi anche sulla figura del maschio nella nostra società. Per questo trovo questa canzone di Caparezza particolarmente adatta.
Buon 8 marzo a tutte. E a tutti.

Un vero uomo dovrebbe lavare i piatti (Caparezza, Le dimensioni del mio caos)

P.S. Giusto per essere pistino, pignolo e pedante, sappiate che non è vero che la festa della donna ricorre l’8 marzo perché questa è la data in cui morirono bruciate le operaie in una fabbrica di New York nel 1908. Questo comunque non sminuisce la valenza di questa ricorrenza nata per ricordare le conquiste ottenute e le discriminazioni ancora presenti, in Italia e nel mondo.
Ricorrenza che permette, una tantum, di parlare di argomenti altrimenti dimenticati: come il problema delle mamme detenute insieme ai loro figli.

Informazioni su Beniamino Trucco

Chitarrista classico e insegnante about.me/beniaminotrucco - www.duorendatrucco.com
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2 risposte a Uomini, piatti e mimose

  1. Stefi ha detto:

    W Capa!! questa però non l’avevo ancora ascoltata… strano perché già solo il titolo è molto interessante 😉

    “La curva più bella che una donna può avere è il sorriso. Il resto sono solo “dettagli” o “bonus”. Chiamateli come vi pare, ma nei sorrisi capita di perderti.”

  2. Stefi ha detto:

    Perdonami Ben se m’infiltro di nuovo, solo due parole perchè penso che in questa giornata sia importante ricordare anche la battaglia che Lorella Zanardo sta portando avanti da anni contro la mercificazione del corpo femminile.

    http://www.ilcorpodelledonne.net/?p=10831

    per fortuna esistono ancora uomini che si sentono indignati da queste rappresentazioni proprio perché tolgono dignità all’immagine maschile oltre che a quella femminile… ed è su di loro che dobbiamo contare!

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